ALFREDO RAPETTI MOGOL

la scrittura come traccia indelebile dell’esistenza

rapetti studio rit

BIOGRAFIA

Nato a Milano nel 1961, la formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol risente del clima famigliare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Giovanissimo, Rapetti è introdotto dal nonno materno, Alfredo De Pedrini, Presidente dell’Associazione Arti Grafiche, nell’ambiente artistico milanese, arrivando a maturare la passione per la pittura, alla quale si uniscono la formazione presso la scuola del Fumetto a Milano, le collaborazioni in ambito editoriale, mentre l’esercizio pittorico viene sperimentato in diverse direzioni, destinate a confluire, nel 1996, nello studio degli artisti Alessandro Algardi e Mario Arlati che invitano Rapetti a condividere con loro la ricerca pittorica. Nell’atelier di Via Nota Rapetti lavora quattro intensi anni, arrivando a maturare l’esigenza di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele.

Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Rapetti proseguono quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli anni Cinquanta.

Trovata la forma espressiva congeniale alla sua poetica, fra la fine degli anni Novanta ed oggi è davvero notevole l’attività espositiva, sia personale che collettiva, conseguita dall’artista, instancabile come la sua opera sempre in viaggio fra l’Italia e il resto del mondo: universale, appunto. Se tra le sedi delle mostre collettive sono allora da ricordare il Museo della Permanente di Milano, nel 2002, il Salon d’Automne Paris, Espace Charenton, nel mese di novembre 2004, nel solo 2006 sono da annoverare il Mosca Mar’s contemporary art museum, Palazzo Strozzi a Firenze, il Riga Foreign Art Museum ed il Grand Palais di Parigi per la mostra “Comparaisons”; tra le personali sono da citare la Galleria Cà d’Oro a Roma, nel 2003, la Fondazione KPMG di Berlino, nello stesso anno, la Galleria Maretti Arte Monaco a Montecarlo e Villa Olmo a Como, nel 2004, L’Albergo delle Povere di Palermo, nel 2005, e l’anno successivo la Certosa di San Lorenzo a Padula, Salerno. Nel 2009 espone 80 opere al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 2010 con la Fondazione De Chirico espone in tre prestigiosi Musei e Università Statunitensi, come la N.Y. University e il Museo di scultura di Santa Monica L.A. e tiene una personale alla Fondazione Mudima a Milano.

Docente presso il Centro Europeo di Toscolano e nelle Università dell’immagine di Milano e New York, Rapetti è stato invitato a numerose conferenze e workshop: ricordiamo la sua relazione tenuta alla fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, e l’insegnamento in occasione di Master dell’Università Cattolica di Milano.

Dal 2004 entra a far parte del gruppo internazionale “Signes et Traces”, fondato da Riccardo Licata; fra i premi, ricordiamo l’“Etoile” per la pittura della Provincia di Roma.

la sua opera sempre più coinvolge e suscita interessi e dibattiti, da Duccio Trombadori a Gianluca Ranzi, da Luciano Caprile a Maurizio Vanni, la critica più attenta ha saputo leggere in Alfredo Rapetti quella tensione costante ad una ricerca tesa fra Oriente e Occidente, fra preghiera e mantra, poesia e prosa; “naturale” punto di arrivo, o meglio di nuova partenza, è nel 2007 l’invito ad esporre alla 52° Biennale di Venezia, nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, in occasione 2 della mostra “Sulle vie di Damasco” curata da Duccio Trombadori, e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, “ Padiglione Italia” curata da Vittorio Sgarbi.

Sempre nel 2011 è invitato ad esporre alla 1° Edizione della Biennale di Brescia curata da Silvia Landi nelle sale del Museo del Piccolo Miglio.

Tra il 2012/2013 L’artista tra le nuove Mostre annovera tra le altre, le personali alla Galleria dell’Immagine del Comune di Rimini, alla Galleria Cà D’Oro di Miami e allo Spazio Oberdan sala Della Provincia di Milano e Collettive al Castello Sforzesco, al Museo Crocetti di Roma, e sempre nella Capitale nei Musei di San Salvatore in Lauro e Nell’auditorium Conciliazione. Nel 2014 l’artista espone allo spazio Oberdan di Milano e al Lucca Museum, Lucca Center of Contemporary Art con due prestigiose personali.

Tra le Mostre del 2015 ancora come personali ricordiamo l’esposizione alla Fondazione Villa Bertelli  Forte dei Marmi, all’Istituto Italiano di Cultura di New York e alla Cà D’oro Gallery sempre a Chelsea NY ad Art Is You a Saint Tropez e al Museo Archeologico Nazionale G. Carrettoni di Cassino. Nel 2016 l’artista continua la sua attività espositiva con la mostra “Personale Esperanto” alla Fondazione Maimeri e sempre a Milano alla Galleria d’Arte contemporanea di San Donato, poi si sposta per due personali a Malta e alla Galleria Whitedot a Miami. Tra il 2017 e il 2018 Rapetti Mogol espone al Civico Museo D’Arte Contemporanea di Varese e in Spagna a Marbella e Malaga in due prestigiose personali; alla Biennale di Arte Contemporanea di San Leucio, Caserta e al Museo Maga Officina a Varese e a Palazzo Zenobio Venezia.  Nel 2019 è invitato a partecipare alla Prima Biennale di Arte Contemporanea di Milano: BienNolo ed espone contemporaneamente alla Galleria Civica d’Arte Moderna Contemporanea di Arezzo, al Museo Civico A. Garda di Ivrea e al Museo Musa Lab di Verona, oltre alla personale “Parole Svelate” alla Casa del Mantegna a Mantova.

Rapetti ad oggi ha partecipato ad oltre cento mostre personali, e circa cento esposizioni collettive.

ESPOSIZIONI PERSONALI RECENTI

2019
Galleria La Fonderia “Mi Odi a Rio” Firenze
Club House Art Journey Copernico Milano
Casa del Mantegna, “Parole Svelate”

2020
Oltreparola Art City White Night Poli Giardini Margherita Bologna
Spazio Arte T24 Logos Curatela Gel Nidiaci
Sensus Christmas Montevarchi Installazioni Luminose
Ios-on-oio. Bab’s Art Gallery Curatela Barbara Lo Bianco Milano

PUBBLICAZIONI RECENTI

“Personale esperanto” – Fondazione Maimeri, 2016

IN EVIDENZA

Recentemente l’Artista ha partecipato ad alcune trasmissioni speciali, ospite di Carlo Vanoni presso Gallerie Orler.

VIDEO

Alfredo Rapetti Mogol | Scritture e Parole Artistiche | Intervista a cura di Alain Chivilò – 9 aprile 2020
Alfredo Rapetti Mogol, profondo autore di testi musicali, cerca di leggere il sentimento insito nella melodia per approdare a immagini e parole. A livello artistico, trasporta la percezione, il messaggio e la forma di una canzone in momenti atti a definire struttura e contenuto. Attraverso il Critico e Curatore d’Arte Alain Chivilò il mondo della parola e la musica riecheggiano nella positività e nella sinergia lungo tutta l’intervista. Per Alfredo Rapetti Mogol, se attraverso la pittura nasce la scrittura, il linguaggio viceversa vive in nuove forme rette da vive e puntuali intense connessioni. L’iter espressivo si articola in simbologie segniche che, da una base cromatica informale o monocroma, creano pura riflessione. Nasce, dunque, una pittura intellettiva che ha lo scopo di unire ogni situazione all’interno della quale la memoria ha vissuto, sta delineando e andrà a determinare. Lungi da una visione luciferina (José Saramago) e da una rocciosa (Carlo Levi), Rapetti Mogol apre una sensibilità ulteriore nell’essere umano grazie alla parola dalla quale il modo di esprimersi, avvertito nelle sue opere, crea sensorialmente dialoghi e ascolti ulteriori.
Alfredo Rapetti Mogol | Mostra “MI ODI A RIO” – Galleria La Fonderia, Firenze – inaugurazione 7 giugno 2019
Presentazione di Sandra Landi